Si sente spesso parlare di near miss, tema che riveste un ruolo centrale nel mondo della medicina del lavoro. La normativa vigente in Italia e le attività di prevenzione e protezione svolte in ambito professionale da numerose figure sono volte a evitare eventi dannosi per i lavoratori.

Talvolta può capitare che, per circostanze casuali, non si verifichi il danno che solitamente consegue a un particolare tipo di evento. Riconoscere questi episodi, fare una corretta segnalazione e studiarli per migliorare le strategie di prevenzione e protezione diventa fondamentale. 

In questo approfondimento capiremo cos’è il near miss, facendo anche alcuni esempi specifici. Vedremo poi alcune delle cause principali dei near misses, come effettuare una corretta segnalazione di questi avvenimenti e quali sono le figure coinvolte.

Near miss

Definizione near miss: di cosa si tratta?

Prima di scendere nei dettagli della cause e delle modalità di segnalazione, è necessario comprendere cosa si intende con near miss. L’espressione near-miss può essere tradotta in italiano con mancato incidente, mancato infortunio o quasi infortunio.

Si tratta quindi di un mancato infortunio, ovvero di una situazione che si è risolta senza danno per il lavoratore grazie a delle circostanze fortuite che hanno evitato la conseguenza negativa.

Il fatto che la situazione si sia risolta senza danno ai lavoratori non significa che l’evento possa essere ignorato. Sono state infatti le circostanze fortuite a impedire il danno e l’eventuale ripetersi dell’evento comporterebbe quindi con elevata probabilità l’esito negativo che solitamente è correlato all’evento stesso.

Esempi di near misses

Per comprendere meglio è utile fare degli esempi di near miss, ovvero di circostanze in cui per ragioni fortuite non si è verificato il danno ai lavoratori. Dagli esempi è facile capire come i mancati infortuni possono interessare tutti i settori lavorativi.

Un primo esempio di mancato infortunio può essere rappresentato dalla caduta dall’alto di un attrezzo da lavoro. L’utensile arriva al suolo senza colpire alcun lavoratore durante il tragitto e senza causare quindi alcun danno.

Un altro esempio simile è la caduta di oggetti dagli scaffali in magazzino. L’oggetto avrebbe potuto colpire un lavoratore e creare un danno, si parla di near miss quando si verifica l’evento ma si evita l’infortunio. 

Gli avvenimenti che rientrano nella categoria dei near misses sono moltissimi. Un altro esempio potrebbe essere in un cantiere edile l’urto di un macchinario con la linea elettrica: il cavo elettrico tranciato colpisce il suolo senza provocare alcun danno, potenzialmente avrebbe potuto arrecare danni ai lavoratori presenti nel cantiere.

Tabella Inail near miss

Tabella tratta dalla pubblicazione Inail “Gestione degli incidenti – Procedura per la segnalazione dei near miss”.

Cause near miss

Se da un lato è vero che il mancato infortunio non provoca un danno, dall’altro l’aumento della frequenza di queste evenienze aumenta il rischio che il danno si verifichi.

Conoscere le cause dei near miss è essenziale per capire come gestire al meglio questi avvenimenti e come cercare di ridurre al minimo la loro occorrenza. 

Le cause near miss possono essere suddivise in tre categorie, analogamente a quanto viene fatto per gli infortuni sul lavoro, ai quali i near misses possono essere paragonati. Anche se nel mancato infortunio il danno non si è verificato, le modalità dell’evento sarebbero state le stesse in caso di infortunio, a variare sarebbero state infatti le circostanze fortuite.

Gestione delle risorse umane

La prima categoria di cause near miss riguarda l’ambito della gestione delle risorse umane. La mancata formazione dei lavoratori, l’eccessivo controllo o l’assenza di controllo sull’operato dei professionisti e l’assegnazione non ben definita dei compiti di lavoro sono tutti esempi di cause che rientrano in questa prima categoria.

Organizzazione aziendale

I mancati infortuni possono essere dovuti anche a errori nell’organizzazione aziendale. Il datore di lavoro, insieme alle figure professionali di cui si avvale, è tenuto a effettuare una corretta valutazione dei rischi e a stabilire le misure di prevenzione e protezione da adottare.

Misure di sicurezza non adeguate, procedure di lavoro non chiare e attività lavorative che non tengono conto dei reali rischi a cui sono esposti i lavoratori sono alcuni esempi di errori di organizzazione aziendale.

Cause di natura immediata

Tra i motivi che possono portare al presentarsi dei quasi infortuni vi sono anche le cause di natura immediata. In questa categoria rientrano ad esempio i malfunzionamenti dei dispositivi di protezione individuale, i malfunzionamenti dei macchinari impiegati durante l’attività lavorativa e gli errori commessi dai lavoratori.

Perché i quasi infortuni sono importanti per la sicurezza sul lavoro?

I near miss devono essere considerati degli indicatori di rischio e non devono essere sottovalutati né dal datore di lavoro, né dalle figure professionali che si occupano di salute e sicurezza sul lavoro.

Una corretta analisi dei quasi infortuni prevede innanzitutto il riconoscimento dell’evento. Capita spesso che non venga dato peso a questi eventi, l’assenza di danno porta infatti a sottovalutare la loro importanza. Ciò che andrebbe ricordato in questi casi è che quello stesso evento avrebbe potuto avere conseguenze diverse se non fosse stato per circostanze fortuite.

I near misses andrebbero poi classificati, cercando di risalire alle cause di ogni singolo avvenimento. Individuate le cause, bisognerebbe mettere in atto delle strategie per ridurre la frequenza, intervenendo sui fattori modificabili.

Se si individuano ad esempio cause che rientrano nell’organizzazione aziendale o nella gestione delle risorse umane si possono rivedere le procedure interne all’azienda, al fine di ottimizzarle per evitare che l’evento si ripeta.

Nel caso in cui il mancato infortunio sia stato causato da un errore umano è necessario cercare di individuare le ragioni alla base dell’errore. La non corretta formazione sulla sicurezza e fattori psicologici come la demotivazione sul lavoro possono essere causa di errori.

Segnalazione near miss: come effettuarla e figure coinvolte

Il riconoscimento dei mancati infortuni è il primo passo, bisogna poi procedere con la corretta segnalazione dei near miss. La segnalazione è importante per le aziende, dal momento che le aiuta a ridurre la probabilità che si verifichino incidenti gravi e infortuni sul lavoro intervenendo sui processi che si sono rivelati fallaci.

Introdurre nella propria realtà aziendale un processo di segnalazione chiaro e snello aiuta a coinvolgere i dipendenti. Ѐ essenziale che i lavoratori sentano di poter fare la differenza e di poter contribuire all’aumento del livello di sicurezza in ambito lavorativo.

Figure coinvolte nella segnalazione dei mancati infortuni

Sono molteplici le figure coinvolte nella segnalazione dei quasi infortuni. Nello specifico le figure coinvolte sono le seguenti: LESI, SCI, GRTVI, GRI, Incaricato e datore di lavoro. Descriviamo ora in dettaglio ciascuna di queste figure e il ruolo che svolgono nel processo di segnalazione dei near miss.

LESI

LESI è l’acronimo che sta per Lavoratore che Effettua la Segnalazione di Incidente. Si tratta della figura che per prima effettua la segnalazione e che può essere stata coinvolta nell’incidente o anche aver solo assistito all’accaduto. Il LESI in genere fa parte del team dell’azienda, ma in alcuni casi la segnalazione può partire anche da un soggetto esterno (ad esempio lavoratore presso una ditta appaltatrice). 

SCI

SCI è l’acronimo che sta per Soggetto Coinvolto nell’Incidente. Si tratta della persona che è stata coinvolta nel near miss e che può essere un dipendente dell’azienda o un soggetto esterno. Il soggetto coinvolto può anche essere il primo a effettuare la segnalazione, in tal caso SCI e LESI coincidono. 

GRTVI

GRTVI è l’acronimo che sta per Gruppo di Ricezione, Trasmissione, Valutazione degli Incidenti. Di questo gruppo fanno parte diverse figure professionali, in particolare il Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e il Preposto. Per i cantieri è prevista la presenza in questo gruppo anche del Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione (CSE).

Il compito del GRTVI è recepire la segnalazione del near miss e di effettuare una valutazione appropriata. Sulla base dell’esito della valutazione sarà necessario adottare specifiche misure di protezione e prevenzione per evitare che l’accaduto si ripeta.

Incaricato

L’incaricato ha il compito di dialogare con il GRTVI, preoccupandosi nello specifico di comunicare la segnalazione ricevuta dal LESI. All’incaricato sono affidati anche gli aspetti burocratici, ovvero la registrazione della documentazione sul mancato infortunio e l’archiviazione dei documenti a pratica conclusa.

GRI

GRI è l’acronimo che sta per Gruppo di Risoluzione Incidenti. I membri appartenenti a questo gruppo possono variare, dipende dal reparto aziendale che è stato interessato dall’evento. Il compito del GRI è rendere possibile la risoluzione dell’incidente nel caso in cui il GRTVI non sia stato in grado di concludere con esito positivo la questione. 

Datore di lavoro

Il datore di lavoro è un’altra figura professionale cruciale dell’intera procedura di segnalazione e gestione dei near misses. Il GRI comunica tutte le informazioni al datore di lavoro, che dovrà accertarsi della messa in pratica delle misure correttive dopo averne verificato l’efficacia. Un altro compito del datore di lavoro è accertarsi che la pratica dell’incidente sia stata correttamente chiusa dal GRI.

Come effettuare la segnalazione near miss?

Diagramma di flusso Inail segnalazione near miss

Diagramma di flusso per la segnalazione near miss tratto dalla pubblicazione Inail “Gestione degli incidenti – Procedura per la segnalazione dei near miss”.

La procedura di segnalazione di un near miss si svolge in più fasi e con un sistema a feedback, grazie al quale si può verificare lo stato di avanzamento in ogni fase della procedura.

Di seguito vengono riportate schematicamente le fasi dell’intero percorso di segnalazione e gestione dei mancati infortuni:

  1. Il lavoratore vittima dell’incidente o il testimone dell’accaduto (LESI) effettua la segnalazione al Gruppo di Ricezione, Trasmissione, Valutazione degli Incidenti (GRTVI);
  2. L’incaricato comunica l’avvio della procedura al soggetto che ha effettuato la segnalazione (feedback I);
  3. Il GRTVI valuta la segnalazione e decide come procedere. Se ritiene che non si tratti di un near miss lo comunica al lavoratore/LESI e chiude la pratica (feedback I bis). Se ritiene si tratti di un evento su cui indagare stabilisce se la pratica possa essere gestita all’interno del reparto o se sia necessario l’intervento del Gruppo di Risoluzione Incidenti (GRI);
    1. Nel primo caso il GRTVI gestisce la pratica e comunica la chiusura della procedura al lavoratore/LESI (feedback II – modulo di chiusura);
    2. Nel secondo caso coinvolge il GRI utilizzando il modulo per la risoluzione di incidenti che coinvolge il datore di lavoro. Spetterà al GRI procedere alla risoluzione del problema e comunicare la chiusura della procedura.

Formazione near miss: perché formare i lavoratori è importante?

Si è già parlato in un precedente approfondimento della formazione dei lavoratori sulla sicurezza e dell’importanza che la formazione ricopre negli ambienti di lavoro. Educare i lavoratori e fornire loro le informazioni di cui hanno bisogno per proteggere se stessi e gli altri è essenziale anche in relazione ai mancati infortuni, motivo per cui le aziende dovrebbero investire sulla formazione near miss.

A riguardo si è espresso anche l’Inail, che ha pubblicato il volume Gestione degli Incidenti e procedura per la segnalazione dei near miss (consultabile in PDF a questo link). L’articolo 20 del D. Lgs. 81/08 stabilisce che tutti i lavoratori sono tenuti a effettuare la segnalazione in caso di riscontro di situazioni di pericolo.

La formazione sui near miss deve essere garantita ai dipendenti che svolgono la loro attività nell’ambito dell’organizzazione. Il progetto formativo può comunque essere esteso anche ad altre categorie di lavoratori, per renderli consapevoli dell’importanza dei mancati infortuni e della segnalazione di eventuali near misses.