In molti ambienti di lavoro ci si trova a doversi confrontare con l’inquinamento acustico, il quale può avere un impatto negativo sia sullo stato di salute dei lavoratori che sulla qualità dell’ambiente e porta alla necessità di approfondire il tema della progettazione acustica degli ambienti di lavoro. La presenza di rumore può condizionare negativamente le performance dei dipendenti e si può quindi ripercuotere sui risultati economici delle aziende, oltre che sul benessere psicofisico dei lavoratori.

Il D. Lgs. 81/08 impone ai datori di lavoro di effettuare un’attenta valutazione del rischio rumore, ma l’esperienza ha reso evidente che il semplice rispetto dei limiti acustici non è sufficiente per garantire un’elevata qualità degli ambienti di lavoro e per tutelare lo stato di salute dei dipendenti. Dedicare tempo e risorse alla progettazione acustica dei luoghi di lavoro è la strada da seguire per puntare a un miglioramento globale dell’attività produttiva e del benessere dei lavoratori.

L’importanza della collaborazione per la progettazione acustica

Per una progettazione acustica ottimale dei vari ambienti di lavoro è fondamentale la collaborazione tra i vari professionisti. Capita talvolta che i professionisti che collaborano al processo di progettazione si occupino solo della loro materia di studio specifica, senza confrontarsi con i colleghi.

Ciò può rendere complesso prevedere le difficoltà che possono insorgere sia in fase di progettazione che in fase di ristrutturazione e può anche portare a un risultato qualitativamente inferiore rispetto a quanto si sarebbe raggiunto con la collaborazione di tutti gli esperti del team di progettazione acustica

Il comfort acustico non dovrebbe mai essere analizzato da solo, dal momento che esso è strettamente connesso con il rischio incendio e con il comfort illumino-tecnico. Sottovalutare le interferenze tra i vari ambiti della sicurezza sul lavoro e tra i vari rischi professionali presenti in determinati luoghi di lavoro è un errore da evitare.

Per fare un esempio pratico, i sistemi fonoassorbenti e/o fonoisolanti sono presi in esame in fase di progettazione acustica dei luoghi lavorativi. Nella scelta dei sistemi da impiegare bisogna fare attenzione però al rispetto delle normative antincendio, al fine di evitare che la riduzione del rischio acustico porti a un aumento del rischio incendio.

Le normative della progettazione acustica degli ambienti di lavoro

Per una corretta progettazione acustica degli ambienti di lavoro è necessaria un’approfondita conoscenza delle normative attualmente in vigore. A questo riguardo è importante ricordare però che le normative devono essere conosciute e seguite nell’ottica di creare un progetto che punti davvero al miglioramento del comfort acustico e non solo per mettersi in regola con quanto stabilito dalla legge.

Capita fin troppo spesso che i datori di lavoro e i loro consulenti preferiscano proporre delle soluzioni correttive per mettersi a norma piuttosto che investire tempo e risorse su una valida progettazione acustica. Il classico esempio riguarda l’impiego dei dispositivi di protezione individuale, i quali riescono a ridurre il rischio rumore ma non dovrebbero essere la prima soluzione da proporre ai dipendenti in luoghi di lavoro con elevati livelli di rumorosità.

Vediamo in dettaglio quali sono le norme per la progettazione acustica a cui fare riferimento per migliorare il comfort acustico nei luoghi di lavoro:

  • UNI 14257:2004 e UNI EN ISO 3382: norme relative all’analisi acustica degli ambienti di lavoro per la valutazione del comfort interno;
  • UNI 11347:2015: P.A.R.E., ovvero Programma Aziendale per la Riduzione dell’Esposizione a rumore nei luoghi di lavoro;
  • UNI EN 12354: studio delle performance acustiche di elementi divisori posti tra diversi locali di lavoro;
  • UNI EN ISO 11690:2021: progettazione acustica degli ambienti professionali industriali;
  • UNI EN ISO 3746:2009, UNI EN ISO 3747:2009, UNI EN ISO 3744:2010: procedure per la misurazione della direttività e della potenza sonora di sorgenti acustiche;
  • UNI 9432:2011 e UNI EN ISO 9612:2011: procedura per la determinazione dell’esposizione a rumore in ambiente lavorativo.

Indicazioni per la progettazione acustica dei luoghi di lavoro: il manuale dell’Inail

Per ottenere alcune indicazioni per la progettazione acustica da mettere in pratica per l’ottimizzazione dei luoghi di lavoro si può fare riferimento al manuale operativo dell’Inail. Si tratta di un documento utile per i datori di lavoro, per i medici competenti e per tutte le figure professionali che ricoprono un ruolo nel processo di progettazione acustica.

Nel documento dell’Inail sono prese in esame otto diverse tipologie di ambienti lavorativi, nello specifico:

  • Ambienti industriali
  • Ambienti a uso sanitario
  • Ristoranti e mense
  • Ambienti per l’intrattenimento
  • Ambienti scolastici
  • Ambienti adibiti a uffici
  • Ambienti per attività commerciali
  • Ambienti lavorativi con pressioni sonore elevate

Ciascuna di queste tipologie di ambiente di lavoro è stata presa in esame per studiare le progettazioni acustiche ottimali, volte in primo luogo a evitare che lo stimolo rumoroso superi i limiti fissati dalla legge, ma anche a migliorare il comfort acustico e dunque l’abitabilità degli ambienti stessi.

Meritevoli di un’analisi dettagliata sono gli open space, ambienti di lavoro in cui si possono trovare attività professionali e mansioni esposte a un rischio rumore differente. La configurazione dell’open space può far sì che le onde sonore si propaghino e che quindi livelli di rumore sostenuti – o comunque rilevanti dal punto di vista del comfort acustico – vadano a interessare lavoratori adibiti a mansioni che non prevedono l’esposizione al rischio rumore.

Come migliorare il comfort acustico degli ambienti di lavoro

Seguendo alcuni accorgimenti e investendo in soluzioni d’arredo appropriate è possibile migliorare il comfort acustico degli ambienti di lavoro. Il miglioramento del comfort avrà un impatto positivo sia sulla produttività dei professionisti che sul loro stato di salute e renderà il luogo di lavoro un ambiente più vivibile.

Pareti fonoassorbenti

Una soluzione che si può adottare per ridurre i livelli di rumore e per limitare il fenomeno di riflessione consiste nell’installazione di pareti fonoassorbenti. Queste possono essere sfruttate in diversi ambienti di lavoro e trovano impiego anche negli open space per la suddivisione delle varie aree. 

Progettazione degli impianti

Nel processo di progettazione acustica è fondamentale fare attenzione alla progettazione degli impianti, dal momento che essi possono rappresentare una fonte di rumore non indifferente durante l’attività produttiva. Gli impianti devono essere progettati per limitare la generazione e la diffusione di onde sonore.

Arredo fonoassorbente

Non solo le pareti possono svolgere una funzione fonoassorbente, anche gli oggetti d’arredo possono esercitare la stessa azione. Investire in arredi con funzione fonoassorbente e/o isolante si rivela nella maggior parte dei casi una scelta vincente nella progettazione acustica.

Tecnologie per migliorare il comfort acustico

Negli anni sono state sviluppate delle tecnologie per migliorare il comfort acustico. Una di queste è il cosiddetto sound masking, una tecnologia che va a sovrapporsi alle frequenze del parlato e che si rivela molto utile negli open space per consentire ai lavoratori di parlare senza essere disturbati dai dialoghi dei colleghi e senza che ciò che stanno comunicando possa essere ascoltato anche da persone che non dovrebbero essere coinvolte.