Sono diversi gli ambiti produttivi in cui vengono impiegati i diisocianati e nell’ottica di proteggere la salute dei lavoratori è stato introdotto dalla normativa il corso diisocianati. Questo corso rientra nella formazione obbligatoria per i lavoratori che impiegano sostanze contenenti diisocianati in concentrazione superiore allo 0,1%.

In questo approfondimento analizzeremo cosa sono i diisocianati e dove si trovano questi composti chimici. Vedremo poi quali sono i possibili effetti dannosi per la salute dei lavoratori e cosa stabilisce la normativa sulla formazione diisocianati attualmente in vigore. 

Vedremo infine le caratteristiche del corso sui diisocianati, descrivendo il programma del percorso di formazione, la durata del corso e la frequenza stabilita dalla normativa per l’aggiornamento periodico. 

Corso diisocianati

Cosa sono i diisocianati

Capire cosa sono i diisocianati è il punto di partenza per poter comprendere i possibili effetti dannosi sulla salute e i rischi per i lavoratori che vi sono esposti durante l’attività professionale.

Si tratta di composti chimici nelle cui molecole sono presenti due gruppi di isocianato. In ogni gruppo di isocianato è presente un atomo di carbonio che si lega con un doppio legame covalente a un atomo di ossigeno e a un atomo di azoto.

La struttura molecolare dei diisocianati facilita la reazione con altre molecole e la creazione di legami con esse. È proprio questa capacità di reagire che rende i diisocianati utili per diverse applicazioni industriali, ad esempio per la realizzazione di materiali polimerici come il poliuretano. 

Diisocianati: dove si trovano?

Per individuare i lavoratori che devono seguire il corso diisocianati è necessario capire dove si trovano i diisocianati.

Uno dei settori in cui questi composti chimici sono maggiormente impiegati è l’industria manifatturiera dei poliuretani. Al termine del processo di produzione si ottengono delle schiume di poliuretano che possono essere utilizzate per la realizzazione ad esempio di imbottiture, materassi, cuscini e pannelli isolanti.

Le schiume trovano impiego per esempio nell’edilizia come schiume sigillanti e schiume espandenti, ideali per la realizzazione di rivestimenti protettivi. Le schiume di poliuretano sono ottime anche per le loro proprietà isolanti, infatti possono essere sfruttate per ottenere l’isolamento acustico e l’isolamento termico. Il poliuretano è uno dei migliori materiali per la creazione di pannelli fonoassorbenti, da prendere in considerazione per la progettazione acustica degli ambienti di lavoro.

Le schiume in poliuretano non sono l’unico prodotto ottenibile dai diisocianati. Questi composti chimici rientrano anche nei processi di produzione di vernici, adesivi, rivestimenti e sigillanti. È facile comprendere quindi che l’esposizione ai diisocianati si può avere in numerosi settori, dal settore dell’edilizia già citato all’industria aerospaziale. 

Prodotti con diisocianati di più frequente impiego

I prodotti con diisocianati cui ci si trova esposti durante l’attività lavorativa sono molteplici. Di seguito è riportato un elenco (non esaustivo) dei prodotti di più frequente impiego, per la maggior parte dei quali è richiesto il corso diisocianati obbligatorio:

  • Colle poliuretaniche: in gran parte dei casi contengono difenilmetano diisocianato, ma possono contenere anche altri diisocianati;
  • Resine bicomponenti;
  • Isolanti;
  • Vernici con diisocianati;
  • Adesivi;
  • Schiume poliuretaniche;
  • Sigillanti.

Rischi diisocianati: effetti sulla salute

L’esposizione a questi composti chimici, soprattutto per esposizioni a concentrazioni elevate o per esposizioni ripetute nel tempo, può avere un impatto negativo sulla salute dei lavoratori. Vediamo in dettaglio quali sono i rischi dei diisocianati, analizzando in maniera più approfondita i principali effetti sulla salute.

Irritazione di cute e mucose

Il contatto diretto di queste sostanze chimiche con la cute e con le mucose ha un effetto irritante e può portare all’infiammazione dei tessuti. I lavoratori possono sviluppare irritazione e infiammazione della pelle e delle mucose delle vie respiratorie. Il quadro clinico è caratterizzato da arrossamento cutaneo, edema, tosse e prurito. 

Asma professionale

L’esposizione ai diisocianati può determinare l’insorgenza di asma occupazionale, patologia respiratoria caratterizzata da infiammazione delle vie aeree e iperreattività bronchiale. Per maggiori dettagli su questa malattia consigliamo di leggere il nostro approfondimento sull’asma professionale.

Patologie respiratorie

I diisocianati, soprattutto in caso di esposizioni prolungate (anche a basse dosi), possono portare a distanza di anni all’insorgenza di disturbi respiratori. Questi si possono manifestare con l’alterazione della meccanica respiratoria e con la modificazione strutturale del parenchima polmonare e delle vie respiratorie. 

Sensibilizzazione allergica

Oltre ad avere azione irritante, i diisocianati hanno anche azione sensibilizzante. L’esposizione a queste sostanze, anche si si tratta di un’esposizione a basse dosi, può causare la sensibilizzazione, con l’insorgenza di sintomatologia allergica nelle successive esposizioni.

Il quadro di presentazione può variare da paziente a paziente. I sintomi possono essere prevalentemente respiratori (dispnea, rumori respiratori, tosse), prevalentemente cutanei (prurito, eritema, orticaria) o misti.

Rischio tumorale

Il diisocianato di toluene è stato classificato dalla IARC nel gruppo 2B ed è considerato quindi una sostanza possibilmente cancerogena per l’uomo. Attualmente in letteratura vi sono limitate evidenze di cancerogenicità per la specie umana e sono in corso ulteriori studi per approfondire gli effetti di questo diisocianato.

L’indicazione è di adottare tutte le possibili misure di prevenzione e di protezione per limitare al minimo l’eventuale rischio di insorgenza di tumori – soprattutto delle vie respiratorie – associati all’esposizione a tale composto chimico.

Sintomatologia sistemica

In caso di esposizioni acute a concentrazioni elevate di diisocianati il lavoratore può manifestare sintomatologia sistemica. Il quadro clinico solitamente è caratterizzato da malessere generale, stanchezza, disorientamento, nausea, vomito e cefalea. L’esposizione acuta a concentrazioni elevate può determinare un’intossicazione acuta da diisocianati. 

Sorveglianza sanitaria diisocianati

Diversi studi hanno indagato gli effetti correlati all’esposizione ai diisocianati e l’impatto negativo che essi possono avere sulla salute dei lavoratori. La sorveglianza sanitaria diisocianati dovrebbe prevedere non solo la visita medica, ma anche la spirometria per la valutazione della funzionalità respiratoria.

Può essere utile per il medico competente porre al lavoratore domande specifiche volte a indagare l’eventuale insorgenza di sintomatologia respiratoria. Come dimostrato nello studio di Tarlo et al., una corretta sorveglianza sanitaria ha consentito di raggiungere outcomes migliori in termini di gestione dei lavoratori con asma occupazionale da diisocianati.

Normativa e corso diisocianati: la formazione diisocianati è obbligatoria?

Il Regolamento Europeo 2020/1149 ha introdotto delle novità importanti per quanto concerne l’utilizzo dei diisocianati in ambito lavorativo e la formazione sui rischi correlati a questi composti chimici.

Secondo quanto stabilito dalla normativa, l’utilizzo professionale di sostanze contenenti diisocianati è possibile solo se la concentrazione complessiva di questi composti (presi singolarmente o come miscela) è inferiore allo 0,1%.

Per l’utilizzo in ambito lavorativo di sostanze con concentrazioni di diisocianati superiori a 0,1% la normativa ha introdotto il corso diisocianati obbligatorio. Nel caso in cui le sostanze impiegate abbiano una concentrazione di diisocianati inferiore a tale soglia la formazione non è obbligatoria.

Nonostante l’attuale normativa non imponga la formazione per concentrazioni minori di 0.1%, il datore di lavoro potrebbe proporre comunque il corso sui diisocianati a tutti i lavoratori che sono esposti anche a concentrazioni basse.

Corso diisocianati

Vediamo ora maggiori dettagli sul corso di formazione sui diisocianati, analizzando gli argomenti principali trattati, la durata del corso a seconda del livello e cosa prevede la normativa per l’aggiornamento periodico.

Programma corso formazione diisocianati

Il programma del corso diisocianati cambia a seconda del livello. Sono disponibili infatti tre diversi corsi che consentono al professionista di raggiungere il livello di formazione generale, il livello intermedio e il livello avanzato.

Con la formazione generale si acquisiscono le nozioni necessarie per comprendere le caratteristiche chimiche di questi composti, i possibili effetti dannosi sulla salute, le modalità di esposizione e le strategie per ridurre il rischio.

Con la formazione intermedia e avanzata si approfondiscono specifiche applicazioni che prevedono l’impiego di sostanze contenenti diisocianati e che possono essere causa di un’esposizione più massiccia a questi composti chimici.

Livelli del corso sui diisocianati e durata

La durata del corso sui diisocianati dipende dal livello di approfondimento della formazione.

Livello base

Il corso di formazione livello base ha una durata minima di 2 ore e  si rivolge a tutti i professionisti che utilizzano sostanze con una concentrazione di diisocianati superiore a 0,1%.

Livello intermedio

Il corso di formazione livello intermedio ha una durata minima di 3 ore e si rivolge ai professionisti che svolgono attività specifiche, quali ad esempio:

  • manipolazione all’aperto di miscele con diisocianati;
  • applicazione con pennello, rullo, per immersione o per colata;
  • applicazione a spruzzo eseguita all’interno di cabina ventilata;
  • operazioni di pulitura e rifiuti;
  • trattamenti meccanici.

Livello avanzato

Il corso di formazione livello avanzato ha una durata minima di 4 ore e si rivolge ai professionisti che svolgono attività specifiche, quali ad esempio:

  • interventi specifici di manutenzione e riparazione;
  • applicazione a spruzzo eseguita all’aperto;
  • operazioni in ambiente aperto con miscele calde o bollenti;
  • manipolazione di prodotti non del tutto reagiti;
  • applicazioni specifiche nel settore delle fonderie.

Aggiornamento corso diisocianati

La normativa prevede che l’aggiornamento corso diisocianati debba essere effettuato ogni cinque anni. La durata del corso di aggiornamento dipende dal livello che il professionista deve raggiungere (generale, intermedio, avanzato) ed è quindi paragonabile alla durata del primo corso di formazione.

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